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137] pigliassi la su' mamma, perché lei l'averebbe accettato volenchieri per su' secondo babbo. Ma Ruberto in nel vedere quelle vaghe bellezze della Maria e in nel sentire tutti que' su' be' discorsi a modo, rimaneva incantato; perché lei 'gli aveva du' occhi come stelle, e le gote fiorite di colore rosato, e la su' voce era dolce come quella del rusignolo; sicché si sturbò Ruberto dientro al core e mulinava nella su' testa diversi pensieri, e se ne steva zitto e col muso lungo delle giornate intiere, e a poco per volta finì con iscordarsi l'amore per la Bella Giuditta. La Maria un giorno curiosa di cognoscere, perché Ruberto nun era più allegro e tanto pensieroso, gli richiedette quel che lui aveva e se si sentiva male; e Ruberto, con una voce tutta piena di passione, a quella domanda improvvisa scramò: - Ah! cara Maria, i' nun so che rispondervi in questo mumento di desolazione! Dice la Maria: - Desolazione di che? Spiegatevi chiaro, ch'i' nun v'intendo. Allora Ruberto si fece core e doppo un sospiro gli arrispose: - La desolazione viene dall'essere incantato dalle vostre bellezze e da' vostri be' garbi. Il resto indovinatelo, se potete. Il discorso per allora restò lì; ma tanto Ruberto che la Maria nun si trovavan bene, e parevano imbrogliati in nello scontrarsi per la casa; ma 'ntanto passavano le settimane, e dello sposalizio della Bella Giuditta con Ruberto nun se ne parlava più: sicché la Bella Giuditta s'ingelosì a bono più che mai e la figliola principiò a tanto astiarla da bramare di levarsela di torno in ugni mo', nel mentre che quella poera ragazza nun ci aveva colpa nel mutamento di Ruberto, e di farlo su' marito nun ci pensava neanche. Ma la su' mamma credeva 'nvece tutto all'incontrario, mangiata com'era nel core dall'aschero che gli accecava la mente. Quando alle donne gli piglia la bizza, si sa pur troppo, sono capaci d'ugni cosa e anco di commetter de' delitti; e 'gli accadette accosì anco alla Bella Giuditta: perché lei persuasa che la su' figliola la 'ngannava e che su' 'ntenzione fusse di cavargli di mano Ruberto, delibberò di finirla col farla a qualunque costo morire. A quest'effetto maligno la Bella Giuditta chiama subbito un su' servitore di locanda, detto Carluccio, che per un mazzo di sigari sarebb'ito a petto dell'assassino il [138]