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113] quando 'gli ha cenato per allora la carne di cristiano nun la vole più. Voi vi rimpiattate giù nel sottoscala con della carta e dell'inchiostro, e dovete scrivere le su' risposte, quando lui discorre con meco. Al Principe gli garbò quel ripiego e diede all'Orchessa i quattrini per comperare la pecora e i maccheroni, e poi preparorno una bella cena. Di lì a un po' deccoti l'Orco, e il Principe gli andette lesto a rimpiattarsi sotto la scala con un foglio e l'occorrente per iscrivere tra le mane. L'Orco nentra e comincia a arricciare il naso, e a fiutare com'un cane. Dice: - Moglie, i' ho fame!

Uccio, uccio Sento puzzo di cristianuccio: O ce n'è, o ce n'è stato, O ce n'è del rimpiattato.

Arrisponde a quella canzona la moglie: - Vo' siete matto, mi' omo, stasera. Gli è ch'i' v'ho 'mbandita una cena, che nun n'avete ma' avuto delle simili. Vienite vienite 'n cucina; mettetevi a tavola e mangiate a volontà. Quando l'Orco gli ebbe divorato tutta quella robba, e ci bevve su un barile di vino, si buttò per le terre, ché pareva un porco. Dice l'Orchessa: - Nun era bona la cena? Oh! che vi garberebbe mangiare anco un cristiano? E l'Orco: - Ora no; ma se ce n'è del rimpiattato mi servirà domani a culizione. Dice l'Orchessa per tirargli su le calze, e parlava forte, perché il Principe sentissi: - Del rimpiattato nun ce n'è; ma un giovanotto ci passò di qui e m'ha domando che gl'insegnassi addove erano le tre Melangole d'Amore. I' nun gli ho saputo dir nulla, e allora lui 'gli è ito via a corsa. Dice l'Orco: - Poero grullo! Le Tre Melangole d'Amore l'ha serrate in una cassetta del su' tavolino la Fata Morgana, che abita in sulla montagna vicina. Ma per pigliargliele poi 'gli è impossibile. - Perché? - addimandò l'Orchessa. - Addove stanno le difficoltà? - Eh! le stanno, - dice l'Orco, - che 'n vetta alla montagna si trovano da prima de' cani affamati, e nun si passa insenza dargli du' pan di coppia per uno; poi c'è un ciabattino che lavora insenza setole e insenza spago, e se nun gli si dà questa robba, lui con la lesina cava gli occhi a [114]