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89] se costa un tesoro; il servitore in sul mumento si mettiede per il terzo viaggio e doppo se' mesi, deccotelo che porta a casa il vestito come l'aveva domandato la figliola del Re. Quando la ragazza vedde tra le mane di su' padre il vestito tutto campanelline e catenine d'oro, e che lui glielo regalò, e disse che da ora 'n là lei era in obbligo di sposarlo, lei cascò per le terre svienuta come morta. La portorno diviato su di peso in cammera della balia, e doppo che le du' donne furno sole, la ragazza principiò a rotolarsi per il letto, a strapparsi i capelli e a piagnere, nun vedendo più oramai in che maniera scansare il gran peccato d'essere la moglie di su' padre. Dice la balia: - Eh! nun vi disperate; il rimedio i' l'ho bell'e trovo io. Si fa un fagotto di robba, si piglia un sacchetto di quattrini e si scappa zitte zitte, sicché il Re nun sappia mai addove vo' siete ita. Dice la ragazza, che a quella proposta s'era un po' sentuta rinanimire: - Ma come si nusce dal palazzo insenz'esser viste da' servitori, dalle sentinelle e da tanta gente che c'è? E la balia: - Oh! i' ho pensato a ugni cosa, nun vi dubitate. Bisogna trasficurirsi. Voi 'nfrattanto mettete assieme i quattrini, fate un rinvolto di robba e ci siano dientro anco i tre vestiti che v'ha regalo il Re; quando poi tutto sarà all'ordine, si farà partenza addirittura. La ragazza dunque di niscosto fece quel che gli aveva detto la balia, e la balia, dalla su' parte, cucì sur un vestito di cambrì tanti pezzi di zucca secca, e quando fu ugni cosa pronta, lei lo mettiede addosso alla figliola del Re e gli ricoperse per bene il viso pure e le mane, sicché la ragazza pareva propio una gran zucca che camminava, e la balia si mascherò in modo da nun essere ricognosciuta. Una sera poi, tutt'e dua le donne sortirno dal palazzo, e diviato, presa una porta della città, s'allontanorno per la campagna alla ventura; e cammina cammina a traverso di molti paesi, le genti correvano dietro di loro a vedere quella zucca che andeva da sé con le su' gambe. Finalmente le donne arrivorno un bel giorno a una città, addove in sulla scalinata del palazzo reale c'era il figliolo del Re di quell'abitato in compagnia de' su' cavaglieri. A male brighe il figliolo del Re vedde la balia con quella donna vestita da zucca, principiò a rider a bono e gli viense [90]