Pagina:Negri - Tempeste.djvu/87




Corsia di San Giuseppe, a destra, in fondo,
Numero venti. — Il letto è vuoto, adesso.
Or son tant' anni, sul guanciale istesso,
Mio padre moribondo


Giacque, e spirò — Gracile bimba in culla
Ero; e di lui, di lui che m'adorava,
Che, per me lacrimando, agonizzava,
Nulla ricordo — nulla. —


O padre mio ch'io non conobbi, senti
La mia voce ora tu?... La creatura
Che abbandonasti ai geli, a la sciagura,
A gli schiaffi dei venti,