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Scherza col vuoto, provoca l'abisso:
De le pupille assorte
Col nero guardo ammalïante e fisso
Vince periglio e morte.


Non forse par che la sua chioma avvampi,
E che nel fulvo ardore
Tutti chiuda in un fascio i raggi, i lampi
De le tropiche aurore?...


Sotto la breve tunica stellata
In guizzi sapïenti
Snodasi l'esil forma delicata,
Che dai primi dolenti


Anni, fra i salti e gli urli de' buffoni,
Fra i lazzi osceni e i rôchi
Accenti de le bacchiche canzoni,
Nuda s'offerse ai giochi


Perigliosi, a le danze agili, ai voli:
È bella, è ancor bambina
Quasi, e par che ne l'aria ella s'involi,
Soffio e luce divina!...