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40 | I sacrifici |
Su quei densi capelli verginali
E quando cadder dal suo volto smorto
12Le primavere e dal suo passo l’ali,
E una ruga ghignò sovra quel morto
Fascino (lenta pioggia il marmo scava)
15Ei rïapparve alfin, come risorto.
Ma non confuser l’infocata lava
De’ baci; non l’ebbrezze desïate
18Ella il padrone, egli guardò la schiava,
Per ritrovar le forme un giorno amate,
Per ritrovarle.... — e poi stettero, fisso
21Lo sguardo al suolo, querce fulminate;
E fra di lor si risquarciò l’abisso.