Gli ammalati di sogno e di nevròsi,
I parassiti inutili e belanti,
Gialli d’ozio, di spleen e di clorosi, 16Fantasmi in tuba e guanti.
Giù cravatte e gioielli!... al foco il vano
Busto ove il petto sta qual fior di serra!...
Chiediam la luce e il solco, e l’aer sano: 20Alla terra!... alla terra!...
Qual pienezza di vita entro la bruna
Zolla che s’apre de la vanga al morso,
E insetti e semi e caldi amori aduna!... 24Come in eterno corso
Van le linfe gioiose, risucchiate
Con eterno desìo da la radice,
Dai tronchi e da le foglie al vento alate, 28Qual latte di nutrice!...
È il baccanal del verde e del frumento,
Del buon frumento da le spighe d’oro,
Maturanti in silenzio a cento a cento 32Nel Sol di Messidoro: