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ove par che una lacrima tremi
sempre. —
A terra mi prostro e bacio l'abito bianco
io umana a te divina,
a te che domani morrai.
E dicon gli accordi gravi:
Tu che resti nel mondo, tu che invochi l'amore,
non perder tempo, non perder tempo, ama:
ama chi soffre e non spera:
tu debole e sola
pei deboli e i soli diventa robusta e possente:
fa che la gelida morte
dischiuda al tuo corpo la fossa
quando l'anima
divisa in frementi brandelli,
sciolta in milioni d'atomi luminosi,
abbia già baciate
le dolci anime sole, piangenti su la terra:
ama, l'amore e infinito
poi che infinito è il dolore.