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Liberamente sgorgheranno i canti
Di quel dèmone al soffio avvivator:
I canti che singhiozzan ne la morte,
Che ridon ne l'amor:


Che sul tumulto dei dolori umani
Parlano di speranza e di pietà,
Schiudendo l'invocata e folgorante
Porta dell'al di là;


Che san tutte le colpe e tutti i sogni,
Che squarcian d'ogni frode il bieco vel:
Che son fatti dei gorghi d'ogni abisso,
Degli astri d'ogni ciel!...


Oh, non esser geloso. — Oh, non strapparmi
A quell'ora d'ardente voluttà:
A quell'ora di gioia e di follìa
Che solo il genio dà!...


Come prima, sommessa e innamorata
A le tue braccia mi vedrai tornar:
Smorta nel velo dei capelli sciolti
Il tuo bacio implorar.