Pagina:Negri - Tempeste.djvu/26

14 L’incendio della miniera


E via scavando con gigante lena
                    Van dentro il masso.
È la forza plebea che si scatena
Contro la fredda maestà del sasso
                    20Selvaggiamente:

E rode, sventra, abbatte, invola, strazia,
                    Vandalo atroce,
Piovra succhiante che mai non si sazia;
Ma spian gli abissi l’attimo feroce
                    25De la vendetta;

E l’attimo suonò — Scoppia una lampa:
                    Risponde un tuono:
La gran corrente del grisou divampa
Con guizzo orrendo e formidabil suono:
                    30Tutto è perduto:

Per l’âtre forre e le crollanti vôlte
                    Fumosa e rossa,
Fra gli urli de le vittime stravolte,
Qual serpe che si snoda in una fossa,
                    35La fiamma sale.