E via scavando con gigante lena
Van dentro il masso.
È la forza plebea che si scatena
Contro la fredda maestà del sasso 20Selvaggiamente:
E rode, sventra, abbatte, invola, strazia,
Vandalo atroce,
Piovra succhiante che mai non si sazia;
Ma spian gli abissi l’attimo feroce 25De la vendetta;
E l’attimo suonò — Scoppia una lampa:
Risponde un tuono:
La gran corrente del grisou divampa
Con guizzo orrendo e formidabil suono: 30Tutto è perduto:
Per l’âtre forre e le crollanti vôlte
Fumosa e rossa,
Fra gli urli de le vittime stravolte,
Qual serpe che si snoda in una fossa, 35La fiamma sale.