Pagina:Negri - Tempeste.djvu/257




Tutti si strinser quei vessilli in croceo,
In universo abbraccio,
E fu di pianti, di memorie, d'anime,
Di spemi e forze un laccio;


E non rimase ne gli azzurri spazii,
Vivido al par di fiamma,
Sciolto a le brezze come velo d'angelo,
Che un unico orifiamma;


E a lui, balzando da gli antichi ruderi,
Da le pianure intrise
Di sangue, da l'orror dei morti secoli,
L'umanità sorrise.