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74 | Stella mattutina | :: |
una buona comunità di diciotto o venti ragazzi, figli di piccoli possidenti del contado, da avviare alle lezioni pubbliche. Ma il vizio del bere gli ha guastato il carattere, inasprito i nervi, rammollito il cervello. Si bùccina anche, sottovoce, di una malattia inguaribile del midollo spinale; ma proprio in chiaro le cose non si dicono, e non si sanno.
Uno per uno, i pensionanti vengon portati via dalle loro famiglie; ed egli annega nel fiasco e nel bicchierino di liquore l’umiliazione e gli ultimi denari, schiaffeggiando ogni tanto (di uno sfogo si ha pur bisogno!...) la moglie sempre più rassegnata, anche alle busse; e urlando contro Nani che, invece di studiare, fa il politicastro nella Frusta, scribacchia articoletti sovversivi nella Voce dell’Adda; e, per mala imitazione, si mette a bere anche lui.
— Mangiapane a tradimento!.. T’avessi lasciato dov’eri!...
Nani risponde con il suo più terreo pallore e con una scrollata di spalle; e se ne va zufolando. Attaccato alle sottane della zia non