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68 | Stella mattutina | :: |
Ed ecco, si sente davvero inabissare in acque profonde.
Quanti minuti rimane così, abbandonata sulla sedia, senza conoscenza?... Non sa. Ripresi i sensi, s’avvede, con uno spavento che la ragione non sa dominare, della mutazione avvenuta in lei.
Il suo sangue.
Non l’aveva ancora nè sentito, nè veduto. Il suo corpo ne è dunque tutto pieno?... Dentro, non ha che sangue?...
Purpureo, denso, caldo, con un odore che non somiglia a nessun altro, un odore che la rende quasi folle. Dai piedi al cervello è il suo padrone. Se esce fino all’ultima goccia, la lascia morta.
E se stesse per perderlo tutto davvero?... Balza fino all’uscio che dà sulla scala, attraversa il pianerottolo, vincendo il peso di piombo che le mortifica le reni; e batte alla porta di Tereson — la governante del vecchio signor Antonio, impiegato in pensione.
Tereson sta rimettendo a posto, nella rastrelliera di cucina, i piatti ben lavati, lucidi a