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56 | Stella mattutina | :: |
per una matassa di lana ritorta, trovatale sotto il grembiule.
— La visita!... Mamma, e non ti senti morir di vergogna, quando devi rovesciar le tasche?...
— Figliuola!... Tutto bisogna sopportare. Basta non pensarci. Allegri!...
Si parla di certe antiche fate, al tocco delle cui magiche dita o al suono delle cui magiche parole la pietra si trasformava in albero fiorito, le lagrime in perle e diamanti, i singulti in melodiosa dolcezza di canzoni. Nella sempreridente madre rivive forse una di quelle fate, dispensatrici d’ingenue meraviglie?...
Le domeniche di bel tempo, alleluia!... Si va in barca. I compagni, sempre gli stessi: Orsola, la tessitrice guercia che sa tante filastrocche quanti fili ha sul telaio: Francescone e Sergentin, macchinisti: le due sorelle Vestri, Emma bionda e Matilde bruna: tutta gente che abita al Revellino, di là dal ponte. Motteggi, celie grasse: chi ne vuole?... Ma la più giovine nella gaiezza, la più pronta allo scherzo ed al chiasso è la sempreridente Vittoria.