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54 | Stella mattutina | :: |
lo devono per necessità — di ricevervi paghe irrisorie: acerbi ancora sono i tempi, per le leghe di resistenza e gli scioperi: se ne incomincia a parlare, ma sottovoce, come d’un cataclisma che debba capovolgere il mondo. E, intanto: — Maledetti i signori!... Verrà pure quel giorno, miseria ladra!... —
La figlia di Vittoria osserva, ascolta; ed accetta ed accoglie in sè ogni cosa, con l’apparente indifferenza della terra che riceve le seminagioni. Sua madre non si lagna mai. Divenuta assistente in un reparto di filatura, più aspro sente il proprio dovere, più gioiosa è in lei la volontà di compierlo. Prima a comparire il mattino, ultima a partirsene la sera, nulla le sfugge di quanto è di sua competenza: non lascia impunita una chiacchiera, nè persa una spoletta, nè mal fatto un nodo.
Eseguisce il lavoro che le spetta, e pretende dalle dipendenti che il loro venga compiuto a guisa di un’opera d’arte, e come se la retribuzione ne fosse magnifica. Ha l’aria d’un soldato in guerra, che obbedisca alla consegna, costi