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44 | Stella mattutina | :: |
un po’ malata che par di donna, quel sogghigno amaro che gli torce la bocca; e un modo, nel sedere, d’appoggiarsi tutto sulla spalla sinistra, alzando l’omero destro all’altezza della mascella.
Non possiede mai la croce d’un soldo.
— Sei in fondi, Dinin?...
Oh, sì: ella ha sempre in serbo qualche moneta: ella, che a quattordici anni lavora già, dando alla meglio ripetizione a qualche bambina delle scuole elementari, che stenta a portarsi avanti nella classe. Tutto costa così caro!... La carta a mano e le matite a carboncino per i disegni; e poi i quaderni, gli atlanti, i libri di testo. Ci sono anche le tasse; e la mamma, poveretta, si sa quel che guadagna. Pensieri, miserie; mentre sarebbe tanto bello abbandonarsi, in ozio, come a lei piace, al fluire del tempo.
Suo fratello?... Ma forse non lo è. Ella pensa a volte questa cosa impossibile: che quel figlio di sua madre, che non abita sotto il suo tetto, non le sia fratello.
Pure lo ama.
Non le somiglia: la finezza de’ suoi linea-