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:: | Stella mattutina | 43 |
senso del tempo. Ella ascolta, nella cara solitudine della propria giornata, il tempo fluire. È come se sgranasse un rosario composto di quei chicchi d’antica ambra, che pare condensino nella loro sostanza il sole. Se ne distrae soltanto nelle ore di scuola; per essa, in fondo, ore perdute. Non è felice se non quando, lontana dalla gente che per necessità deve frequentare, può riprendere intera la coscienza di sè, immedesimandosi nel giro perfetto delle ore solari, nel graduale dilatarsi, intensificarsi e decrescere della luce.
D’inverno, un magro focherello basta a riscaldar la minuscola cucina: il gelo intaglia sui vetri della finestra fantastiche foreste, entro le quali la fanciulla galoppa senza briglia. Un cuscino di sdruscito cotone a fiori rossi copre la cassetta da viaggio di Giuditta Grisi. Vi siede di sbieco, di fronte alla fanciulla accoccolata su un panchettino, il figlio di sua madre, le rade volte che viene a trovarla.
Viene di corsa, fugge di corsa. Ha sempre quel suo terreo fondo di colore, quella bellezza