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42 | Stella mattutina | :: |
occhi fissano il pavimento o le muraglie, sfuggendo la vista dolorosa: tutto in lui ha l’aria di sfuggire.
La morte, che la sorella può guardare con calma già quasi consapevole, a lui mette paura.
Con la partenza della nonna vien, naturalmente, lasciata libera la portineria; e madre e figliuola han potuto ritirarsi in due microscopiche stanzette sotto i tegoli, nello stesso palazzo.
Un peso insopportabile è tolto dal cuore della fanciulla. Le due stanzette guardano il giardino: ella non vi scorrazza più con le tre padroncine, non lo possiede più da signora dispotica, come prima, nei mesi delle vacanze. Ma ora le par più suo: perchè lo vede dall’alto.
Non è soggetta a nessuno, adesso.
L’indipendenza di cui può godere, anche per la quotidiana assenza della madre, viene a sviluppare in lei, fino a quel grado di pienezza che diventa gioia, un senso in lei già vivo: il