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neria; perchè da più di quarant’anni appartiene al servizio della famiglia. Potrebbe ritirarsi, presso un suo figlio che è maestro di scuola e vive in bastante agiatezza. Non vuole: preferisce lavorare, fin che può, fino all’ultimo.

Fu, in giovinezza, governante di fiducia di Giuditta Grisi, la meravigliosa contralto, sorella della meravigliosa soprano Giulietta: la seguì fedelmente su tutti i palcoscenici, udì dalle quinte le acclamazioni dei pubblici, vide alle porte dei teatri le folle in delirio staccare i cavalli dalla carrozza della cantatrice: custodì nelle camere di locanda e durante lunghi viaggi in diligenza sacchetti di gioielli e di monete d’oro, carte preziose, preziosi costumi. Udì in silenzio la Diva bestemmiare come un comprimario, nei momenti di malumore: la vestì in silenzio per la scena, mentre ella stoicamente premeva il fazzoletto sulla bocca, per soffocare gli urli che le strappava il male: un male uterino ch’ella non aveva il tempo di curare.

Fu a lei che, dopo la prima notte del suo matrimonio con un magnifico patrizio di Cre-