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:: | Stella mattutina | 165 |
di dormire in una camerata nella quale si trovino almeno dieci ragazze. E nemmeno pensare si può: perchè la direttrice Colomba ghermisce con quegli occhi di cui nessuno sa dire il colore anche i più segreti pensieri.
Bisognerà lasciarsi distendere su codesti spirituali cavalletti della Santa Inquisizione: divenire una specie di monacanda, con il gesto rigido, l’anima torpida, la volontà cancellata: avvezzar le narici a quel puzzo di rinchiuso, fasciare i garretti all’anima perchè non scalpiti.
Per poco, sia pure: fino a quando le verrà fatto di vincere quel benedetto concorso, che ancora è nel sogno.
Potrà resistere fino allora?...
Principessa della Povertà nel Giardino del Tempo ella fu sino ad oggi, grazie a sua madre; ma la realtà non risparmia nessuno. Ora che l’ha dinanzi, sente e misura in sè, se pur con sorda trepidazione, il coraggio d’affrontarla, nella sua meschina brutalità. Farà esperienza di vita e dovrà curarsi anche lei le lividure: non è così per tutti?... Non è giusto che sia così?...