Pagina:Negri - Stella mattutina, Mondadori, 1921.djvu/168

162 Stella mattutina ::

teto (e già vi maturan certe susine e certe pesche superbe) — ma chiuso: un vasto cortile ombreggiato da lecci di folta chioma che devon essere pieni di nidi — ma chiuso: tutto vi è chiuso ermeticamente; anche il volto della direttrice Colomba.

La direttrice Colomba appartiene alla categoria delle donne che, giovani o vecchie, vengono invariabilmente definite «di un’età rispettabile». Dell’accollatissimo abito nero, che è per lei quel che è la divisa per un generale, non pare si debba mai spogliare: nemmeno di notte. Ella ha l’aria d’essere in piedi anche quando è seduta; e non la si può pensare affloscita nell’abbandono del sonno. La sua testa è tutta d’un colore, capelli, occhi, guance, labbra: non si sa come accada; ma è così.

Tuttavia, quegli occhi d’indefinibile tinta si fanno terribili, se fissan qualcuno. S’attaccano alla persona, la misurano, la spogliano, non lasciandole intatto nemmeno un pensiero.

Veri occhi professionali, da dominatrice: ai quali nessuno potrà mai resistere, mentire, disobbedire.