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152 | Stella mattutina | :: |
che ti fai vedere?... E Daria?... Fermati a mangiare un piatto di minestra. La mamma torna fra un’ora: ti vedrà: sarà contenta.
— Oh, sì. Contenta. Contentona. Contentissima. C’è davvero da fare un giro di polca, Dinin.
Non si può fissarlo negli occhi, tenerlo fermo un momento. La perenne inquietudine delle acque dei fiumi è nelle pupille, nel cervello, nelle membra di quel ventenne già quasi vecchio.
Esce finalmente a dire:
— Lo saprai, che sono a spasso.
— È vero dunque che le cose non vanno più bene?... che vi lasciate, tu e Daria?... Vi separate legalmente, dicono. Possibile?... E tu dove andrai, allora?...
— Non abbiam bisogno di chiacchiere d’avvocati per fare il nostro comodo. Viva la libertà!... Daria rimane con sua madre, quella pelle dura d’Ignazia. Io ho mandato a farsi benedire il mio principale e le sue noiosissime mappe e cartacce zeppe di cifre, che non mi davano abbastanza da mangiare. Ho la sicurezza