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138 Stella mattutina ::

Ogni giorno ha la sua sera.

Ma, quella sera, ella non riposa.

Al tavolo di cucina, scrive versi. Sono la sua liberazione, quando ha il cuore gonfio. Le pulsa, il cuore, fino alla fontanella della gola: ai polsi, sente la morsura di due braccialetti di fuoco. Scrive, quella sera, per bollare a sangue un’ingiustizia: compie un atto di necessità.

«Mano nell’ingranaggio» è il titolo della poesia. Ma la storia della disgrazia accaduta alla mamma le si trasforma sotto la penna, — e non è più quella. Nelle brevi e nervose strofe, la donna diventa giovine, bionda, bellissima; e la mano vien troncata di netto.

Perchè?...

Più semplice è la verità: meno tragica, certo. Le riesce dunque tanto difficile a dire?... S’è lasciata, nell’impeto, trascinare ad una deformazione del vero; e n’è umiliata; ma non può rifar ciò che ha scritto.

Nasconde, pian piano, il foglio: non lo farà vedere a nessuno.