Pagina:Negri - Stella mattutina, Mondadori, 1921.djvu/123

:: Stella mattutina 117

Vivien Hall, l’amica inglese del gentiluomo lombardo che in tempi eroici sacrificò alla patria gli averi, la libertà e la salute?... Miss Vivien Hall: ancor quasi bambina in confronto di lui: dinoccolata, acerba, con lunghe gambe di razza, leggeri capelli color paglia, che intrecciati sul capo parevan pochi e, sciolti, la ammantellavan tutta: occhi vuoti, due pezzi di cielo lavato dalla pioggia.

E cip-cip, e cip-cip: una passeretta: felice di vivere in un’antica villa con lo stemma sul portone, e d’avere ai suoi piedi un gentleman italiano, e anche di tenere un pollaio, una conigliera, una scuderia, dieci cani, un vivaio di pesci: rampiconi mezza la giornata su per gli alberi da frutto, con quelle lunghe gambe rischiose: sempre in movimento, pestando il pianoforte con la stessa alacrità che metteva nello slanciarsi in pazze corse a cavallo.

E un modo, un modo così carino di storpiare nel suo esotico linguaggio il nome dell’amico: Chis-tòo-fo?... Chis-tòo-fo?... — che don Cristoforo ne era ammaliato, e in