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:: | Stella mattutina | 99 |
da splendore a splendore: erano i tempi delle feste per l’incoronazione del Bonaparte, Primo Console, divenuto imperatore; e l’aristocrazia lombarda pareva invasa dalla follia della danza, del lusso e del piacere.
La contessa Francesca divenne incinta; ma non per questo (docile in apparenza alla volontà del marito) ella rinunziò ad una festa sola.
E avvenne talvolta che, scendendo in gran pompa di vesti lo scalone marmoreo del palazzo, mentre la berlina l’attendeva alla porta, ella venisse assalita dagli urti di stomaco naturali in ogni principio di gravidanza; e cercasse di curvarsi in avanti, per difendere il lussuoso càmice bianco di moda, costellato di diamanti. Ma il conte marito, implacabile, dall’alto della pancia boccaccesca, reggendola per un braccio, gridava:
— Diritta!... Diritta!... Per San Giorgio!... Diritta, contessa!... Il conte Dauli ha denaro per altre vesti; ma il contino ha da nascer ben fatto!... Alta la testa, donna Francesca!...
E donna Francesca, obbedendo, vomitava