Pagina:Negri - Orazioni, Treves, Milano, 1918.djvu/43


Alessandrina Ravizza 37


La casa di cura, dunque, invece della Nave-Scuola. E la cuffia di pece, e le pinze martirizzanti.

Solo?... Ah, no. La sua «mamma» è con lui. Si è, per restargli accanto, isolata dal mondo, assoggettandosi al rigore di un’assoluta segregazione.

Chi ripeterà le parole pronunciate in tante ore d’oscuro e accettato supplizio, fra la madre senza macchia e il figlio d’anima, delinquente e tignoso?... — Aiutami tu, Santo Francesco: canta per me uno de’ tuoi più innocenti fioretti.

Lo Schisc, sovrano volontariamente decaduto da un regno di rapina, appoggiava, seduto su di uno sgabello, in grembo a lei la testa umiliata dal ripugnante male, fasciata di bende antisettiche. — Ma il male era