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Alessandrina Ravizza | 21 |
Penetrò il segreto di migliaia d’esistenze, trovò una consolazione per ciascuna, scoperse una via per tutte. Gli instabili, i decaduti, i depressi, gli inconsistenti, i vergognosi del proprio dolore, ebbero in lei quella che li comprese com’erano, li salvò nell’unico modo possibile, uno per uno e ciascheduno secondo la sua natura, il suo tormento, la sua necessità.
La mente sovrana di lei era un registro infallibile, nel quale ogni postulante stava fotografato, accasellato, distinto nelle più singolari caratteristiche del suo caso personale. Il documento umano fu la passione di Alessandrina Ravizza: sempre partì da esso per arrivare alla sintesi.
A Parigi, una sera d’estate del 1900, ella assisteva ad una lezione della novissima Università Popolare, inau-