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Alessandrina Ravizza 19


per missioni delicatissime, esigenti la più scrupolosa onestà, potè servirsi (anzi, servirsene fu la sua gioia) di certi avanzi di galera, da pregar Dio di non farceli incontrare ad un crocicchio, di notte. Ma quegli avanzi di galera si sarebbero lasciati ammazzare, per lei. Molti di loro fecero di meglio che morire: divennero, per lei, galantuomini.

Dopo l’insurrezione del 1898, l’ardentissimo appello d’una donna alle donne italiane apre una sottoscrizione di cinque centesimi a testa, per migliorare il vitto e le condizioni dei detenuti politici, chiusi in folla nelle prigioni. La stessa donna ottiene, dopo pazienti sforzi, che gli operai rivoluzionarî usciti dal carcere riprendano il loro vecchio posto nell’officina o nel laboratorio. La stessa,