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Roberto Sarfatti e i divini fanciulli 155


ed io la passerò lavorando sotto alla «imminente luna», lontano da voi che amo, ma vicino a voi come non mai. Che Dio vi benedica tutti per l’anno nuovo, e con voi benedica l’Italia, e inspiri gli animi degli italiani, affinchè si ricordino d’essere prima di tutto e rimaner sopra tutto tali».

In data del primo gennajo, 1918:

«Anno che nasci nella strage e dalla strage, possa tu finire in pace, e che il sangue versato sia fecondo almeno!... Ma pace non può per noi significare che vittoria. Un’Europa sotto la Germania sarebbe cosa tanto impossibile e irrazionale, dopo venti secoli che le due razze latina e teutonica si trovan di fronte, in tregua talvolta, in pace mai, che la mente rifugge dal pensarlo!...».