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scuola di allievi ufficiali, quando scoppiò la folgore di Caporetto. All’istante ritirò la richiesta: volle rimanere semplice soldato: i tre mesi del corso sarebbero stati un’imperdonabile perdita di tempo, ed egli non aveva tempo da buttar via: egli voleva, doveva battersi.

E tornò a tempestare, per essere scaraventato al fuoco, subito, subito, subito.

Alcune fotografie istantanee mandò in quel tempo di sè alla famiglia, presegli dai compagni nei pittoreschi dintorni di Caprino. In una d’esse egli appare in piedi, pensoso, snellissimo, tenendo con una mano il fucile, con l’altra il bastone ferrato da montagna. Soldato e pastore. Nel suo contegno, nessuna jattanza. È grave e calmo. Fresco fanciullo, uomo mille-