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Roberto Sarfatti e i divini fanciulli 147


fisiche, come nel tipico campione latino. Il futuro combattente andava delineandosi: combattente che avrebbe pur potuto divenire un conduttore.

Sensibile nel profondo, come tutti quelli che non sanno dimostrare la loro affettuosità. Taciturno, come tutti quelli la cui vita non consiste che nell’azione. Non viveva che per il giorno nel quale i suoi diciassette anni gli avrebbero finalmente permesso di partire per la guerra; poichè una nuova disposizione del governo aveva diminuita di un anno l’età del volontariato.

Della fermissima risoluzione non menava vanto alcuno: chiudeva in sè l’ardore, alimentando in silenzio la fiamma. Ma se, con laconica frase, entrava a parlar della situazione po-