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Luigi Majno 113


bono maturare; fossero pure la sola ed il solo rimasti intatti nei campi e negli orti devastati.


Per il fratello che non conosci e che ugualmente vive in te, come tu vivi in lui.


Per il dolore, per l’errore che ti hanno imprigionato, e per l’amore attivo che ti renderà libero.


Per il fiore effimero e per le stelle eterne.

Finirà la guerra.

Finiranno le nazioni d’esser ridotte a caserma, ospedale e campo di battaglia. Le patrie diverranno inviola-