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Luigi Majno 111


cammino dietro un morto, e tutte nere di folla apparvero le vie segnanti il transito del carro, e le altre deserte, e ciascun cittadino sembrò portar sulle spalle la salma del Maestro di bontà, — la vedova, rimasta nel terrore di essere ormai inetta a vivere, ricevette dalla posta un volume. — Era la traduzione delle pagine migliori di Tommaso Carlyle. Ella non ne lesse che il titolo:

Lavora, non disperarti.

Il buon Compagno, nella sua passione pei libri che lo accompagnò sino all’ultimo respiro, lo aveva egli stesso ordinato per lei ad un editore di Napoli; e volle il destino che le tre parole liberatrici non le giungessero che come voce d’oltre tomba.