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104 | orazioni |
Ma si chiudeva il luglio del 1914 con la sorpresa terribile della guerra. Poche settimane appresso, il più vergognoso crimine che insudici la storia d’un paese era commesso dalla Germania. Luigi Majno s’era sentito tradire e martirizzar con il Belgio — e qui comincia il poema della sua passione.
La casta coscienza non resse al colpo. Si sgretolò, si staccò dal passato, blocco granitico da una parete di montagna. E rotolò, rotolò inesorabile, con tutto il suo peso, a schiacciare i responsabili.
La fede nel vincolo fra le nazioni, la base e l’armonia d’una costruzione giuridica fondata sulla più pura concezione del diritto, e quel senso universale di solidarietà che rendeva il Majno degno della cittadinanza ono-