Pagina:Negri - Le solitarie,1917.djvu/91










Le due voci avversarie giungevano sino alla camera della fanciulla, urtandosi come spade aguzze, già insanguinate in punta, nel pugno di due esperti duellanti.

Quella dell’uomo, bassa, profonda, ostinata, senza alzarsi mai di tono ripeteva accuse ed ingiurie d’una trivialità che esasperava persin l’aria e le pareti. Quella della donna saliva e scendeva a sbalzi, scoppiava in stridule risate convulse, a volte netta e crudele in frasi che si piantavano sillaba per sillaba nel cuore nemico, chiodi in un muro: a volte gutturale, morente, soffocata nella gorgia da una mano di ferro.

Antonella era, purtroppo, avvezza a quei litigi. Da anni, quasi ogni settimana ne scoppiava uno. La sua bionda puerizia s’era