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anima bianca 81


               Il bimbo dorme e sogna i rami d’oro,
               gli alberi d’oro, le foreste d’oro....

Finalmente il delirio cessò, la donna si spense, tentando con le diafane dita il gesto di tener la penna; e morte la compose in perfetta serenità.

Mai funerale fu più bianco; ma sulla neve di gennaio, dura, gelata, scintillante di piccoli cristalli, la coltre virginea gettata sulla bara e i veli delle figlie di Maria mettevan macchie stranamente torbide. Portata a braccia, la bara fu deposta nella fossa, fra cadenzato litaniare di donne.

Vanni Conti, ch’era stato il prediletto e che piangeva vere lagrime nel piccolo ignaro cuore, gettò sulla cassa le prime manate di terra mista a neve. Poi fu un succedersi di palate brutali come insulti; e tutti si allontanarono, e Rosanna rimase in pace. Di notte cadde altra neve: il fresco tumulo sparì sotto il bianco: tutto il cimitero divenne una grande, sola, anonima tomba fatta per l’estasi, cinta di silenzio.

Per qualche tempo, nelle case rustiche, nelle stalle pettegole e fumose, fu un parlot-