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il posto dei vecchi 19


società secondo un magnifico assetto ideale. Tutti ricchi ad un modo!... Tutti lavoratori!... E un pugno di terra in ogni bocca inutile!...

Feliciana, dimenticata in un angolo, colla fronte di marmo giallognolo china sul petto, ascoltava, in silenzio, avvilita. Anche la sua era una bocca inutile. Era tempo di chiuderla con un pugno di terra, con due, tre, cento palate di terra, l’una sopra l’altra.

E venne, la morte. Tanto la chiamò che venne, una sera in cui, dormendo cogli occhi, ma non cogli orecchi, aveva udito figli e nipoti discorrere d’un ospizio di cronici dove l’avrebbero presto collocata, grazie all’alta protezione del principale di Francesco. Cambiare ancora, ridiscender le scale, dormire in un letto di carità, vivere fra suore dalla tonaca grigia, diventare una mendicante mimetizzata....

No, no. — Tanto pregò la morte, che la morte venne. E se la portò via quietamente, a due ore di notte, senza un sussulto, nella visione d’un geranio scarlatto fiorito sul davanzale d’una finestra solatìa.

All’alba, dinanzi al cadavere già stecchito nel lettuccio in cucina, il senso della libera-