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Aveva risposto — sì — senza sapere quel che dicesse. Piacere, tremore, turbamento, ed una floscia vigliaccheria ed una oscura curiosità le avevan levato di bocca il passivo monosillabo, udendo le parole sottilmente imperative:

— Verrà. Deve venire. Non è vero?... Un po’ di bene me lo vuole?... Lunedì alle tre, davanti alle colonne di San Lorenzo. Da brava, non faccia capricci. Si fidi di me. Dopo ci penso io.

La sua sensibilità, di solito così acuta che un nulla la feriva, non era stata menomamente offesa dall’aridezza volgare di quell’ultima frase. La bocca che l’aveva pronunciata era di quelle che si soglion chiamare irresistibili; e non solo ridendo, ma anche parlando, metteva in mostra, sotto i baffi ca-