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Clara Walser 205


renza, tanto più ci divien cara la compagnia dei.... poveri di spirito. L’albero delle due sorelle di Eriswil ha per ciascun disgraziato un dono utile, in roba; poi qualche dolce, e, sì, qualche balocco. E si vedono tremuli vecchi dall’anima ancor ravvolta nei veli della prima infanzia, giocare, felici come bambini, con la trottola o il cavalluccio.... Ebbene, anche per compiere la dolce opera di pietà, è necessario aver l’anima libera. È necessario essere state poste, dal destino, o, meglio, dalla nostra volontà associata al destino, fuori della vita egoistica. Alla rinuncia delle due sorelle il premio (cioè la rivelazione) è stato dato dalla comunanza, in amore perfetto, con le più umili anime. Alla mia, dalle più umili maraviglie della natura. E viviamo, per questo, in allegrezza....

....Cercai, avidamente, negli occhi di Clara Walser l’ombra dell’uomo che era passato, senza dubbio, nella sua vita.

Passato, per devastare. — Ma il buon terreno s’era ricomposto in linee di nuova armonia, e del sole e della pioggia ancora aveva gioito per dar fiori e frutti.

Calmi, limpidi, gli occhi affrontarono la