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10 | il posto dei vecchi |
bata d’argento, con la bocca pronta al frizzo, all’affettuoso richiamo, al gaio ritornello, fra le schiere dei camerati. Solo quando una sciatica l’ebbe inchiodata, tra febbri e spasimi, all’ospedale, e ridotta da non poter quasi più reggersi in piedi, Feliciana abdicò. Senza un soldo di pensione, povera in canna, col solo abito che aveva indosso, ma lieta e fiduciosa come san Francesco, disse a’ suoi figli, aprendo le braccia in croce:
— Eccomi. Ho finito. Adesso tocca a voi. —
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Francesco, il primogenito, le rispose:
— Vieni con me.
Era buono, Francesco; e guadagnava più di cinque franchi al giorno, in una fabbrica d’automobili. Non eran più i tempi nei quali Feliciana ringraziava Iddio di poter mantenere i bambini col lusso di una lira e settantacinque centesimi la giornata; ma tutto costava il triplo: pigione, carne, legumi.
E non era più libero, Francesco: aveva preso moglie: una sartina biondiccia, belloccia, energica, che lavorava in casa.