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l’altra vita 149


Suo marito poteva scomparire. Perchè no?... Il caso sa quello che fa. Come era entrato nella vita di lei, senza che il cuore lo avesse chiamato, l’uomo poteva sparirne.

In qual modo?... Non lo sapeva. La sua morbosa fantasia non osava giungere fin là. Gustava il senso selvaggio della liberazione, della certezza che il colosso trasudante sbuffante bofonchiante non sarebbe più ricomparso ad ostruire il vano della porta di casa. Il resto era ombra e mistero.

Due povere donne del paese piangevano in solitudine giorno e notte: Giovanna Làrici, il cui marito, emigrato da anni nel Canadà, non aveva più dato novella di sè; e Maria Bulca, la vedova d’un muratore che le era stato portato a casa su una barella, con lo reni fracassate per una caduta dall’alto di un’impalcatura.

Avrebbe pianto, lei?... No. Non conosceva, lei, suo marito. Chi era quell’uomo?... La poteva sgridare, scuotere, accarezzare pesantemente. Poteva metterle sulla bocca il suo fiato avvinazzato. Poteva brancicare il suo sussultante corpo nudo con le manacce ruvide. Ma le era ignoto. Lo considerava, a volte, con