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244 Vaticinio

.... Povero bimbo senza madre, oh, posa,
Posa le membra sul diserto strame.
Domani, a la frizzante alba nevosa,
          16Ti sveglierà la fame.

Bello ne l’ingiocondo occhio superbo,
Nel serio labbro e nella fronte scura
Cui segna il fosco, inesorato, acerbo
          20Stigma de la sventura,

Predestinato del dolor, vivrai,
Sconosciuto dal mondo, a Dio sol noto,
Pensosamente sollevando i rai
          24Su, ne l’immenso ignoto:

E, solo, errante, macero, fremendo
D’inconscio sdegno fra le vesti grame,
A quell’ignoto chiederai l’orrendo
          28Perchè de la tua fame.

Pur, qual vergine palma infra i deserti
Qual fior che, sôrto da silvestri dumi,
Soavemente innalza ai cieli aperti
          32Aërei profumi,