Pagina:Negri - Fatalità, 1895.djvu/242

220 Rosa appassita

Non so che storia ascosa
Mi narri il dì che cade,
15Il penetrante balsamo
De la sfiorita rosa,
La stanza solitaria
18Che la penombra invade.

L’anima d’un ignoto
Presso la mia respira:
21Aleggiare la sento
Come un bacio nel vuoto,
Mister di luce e d’ombra
24Che tutta a sè m’attira.

Ed un desìo mi nasce:
Essere morsa al cuore,
27Esser baciata in bocca,
Provar gioie ed ambasce,
La follìa del trionfo,
30La follìa del dolore.