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218 | Vedova |
Ch’io m’inginocchi presso te; m’apprendi
La virtù che sopporta e che perdona;
Tu che l’odio e il livor mai non comprendi,
16Benedicimi, o grande, o vera, o buona.
Mai come qui con più commossa mente
Io ricordai mia madre — e dentro il core
Mi penetrò l’altissima e paziente
20Dignità del dolore.