Pagina:Negri - Fatalità, 1895.djvu/236

214 Spes






SPES.


Quando, senza pietà, pungente e rude
          In noi penetra il duol,
L’anima le sue grandi ali dischiude
                    4Librata a vol.

In alto, insanguinata aquila altera,
          Posa, ove tutto è gel,
Ove l’urlo non san de la bufera
                    8La vetta e il ciel.

Pur, mentre impreca e sogghignando nega,
          Angiol ribelle, il cor,
Mite una voce dal profondo prega:
                    12Amore, amor!...