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Sola 213

E mentr’ei tenta con le forti braccia
Cinger le caste flessüose forme,
A lui susurra con carezza timida:
               36Silenzio!... Il bimbo dorme.

Vane grida del cor, parvenze splendide,
Di sorrisi e d’amor larve gioconde,
V’estinguete laggiù fra i nudi platani
               40E le brume profonde!...

Foglia al ramo caduta, occulta lacrima,
L’ultima speme dal suo cor s’invola;
O nidi, o fiori, o baci, o culle nivee,
               44Vi celate. — Ella è sola.

Cala d’autunno il nebuloso vespero,
Col lontano de i corvi alto lamento,
Sovra gli aridi boschi e a lei ne l’anima,
               48Inesorato e lento;

.... Cala. — Superba come greca statua,
Al plumbeo cielo ella solleva i rai....
Scote la brezza di novembre un brivido
52Che le susurra: Mai!