Ella guarda laggiù. Pensa a le nivee
Placide culle ove, chinato il biondo
Capo sui lini, i sorridenti pargoli
16Dormon sonno profondo:
Veglian le madri — e a la commossa tenebra,
Come voci di ciel blande, serene,
Sciolgono, i sonni a raddolcir degli angeli,
20Le lunghe cantilene.
Ne la queta foresta, entro il pacifico
Nido, l’augel s’appressa a la compagna,
E s’addorme così... nè spira un alito
24Per la brulla campagna:
Solo a le basse, immensurate nebbie
Rabbrividendo il vizzo ultimo fiore,
Sovra l’erbe, in un bacio, il roseo calice
28Piega — e quel bacio è amore.
O dolcezze!... Ella sogna. Assorta in candidi
Pensier, presso gentil cuna modesta,
D’una lampa al chiaror, curva su l’agile
32Ago la bella testa;