Siam l’inspirata e tragica coorte
Che sui campi di guerra e sugli spaldi
Fra cozzo d’armi e risuonar di caldi 16Inni, i petti robusti offerse a morte.
Gli sventurati eroi siam del pensiero,
Siam la falange macera e sfinita
Che invanamente consumò la vita 20Ne la ricerca del fuggente vero.
Soldati fummo, martiri e giganti:
Nostre le pugne, i sacrifici e l’onte:
Nemico ferro ci squarciò la fronte, 24E pur cadendo singhiozzammo: Avanti!
E plebi insane inferocir su noi,
E vilipesi fummo e lapidati,
Crocifissi, derisi, torturati, 28Senza tregua o quartier!... Noi siam gli eroi.„
.... Ed io sorgo ed esclamo: Oh, perchè mai
Tanti sospiri e tante vite infrante,
E tante ambasce e tanto lutto, e tante 32Serie infinite d’infiniti guai?...