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A Marie Bashkirtseff | 197 |
Da l’ampia tela, ammalïante e fisso
Mi persegue il tuo sguardo; e a sè m’attira
3Come bocca d’abisso.
Sotto la chioma d’ôr fina e fluente
Sei tutta bianca, e le rosate nari
6Vibran nervosamente:
Dice il labbro serrato: “Io penso e voglio:„
Dice la fronte non curvata mai:
9“Io nacqui al lauro e al soglio.„
.... Senti. È ver che sei morta, o bionda Slava,
Che tesori d’ingegno a noi portasti
12Dai ghiacci di Poltawa;