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Prefazione | xv |
È mia la giovinezza, è mia la vita! |
E che profonda commozione proviamo quando, povera creatura, dice:
Vedi laggiù nel mondo |
Ma l’ammirazione ci riempie, quando questa fanciulla coraggiosa, altera della sua virtù e del suo ingegno, soggiunge:
Voglio il lavor che indìa, |
e salutando fieramente la “maga nera„ dice:
.... dai lacci tuoi balzando ardita. |